Martedì 1 ottobre alle ore 17 si è svolta a Macerata, presso l’Antica Biblioteca della Società Filarmonico Drammatica in via Gramsci n. 30, la presentazione del libro “La mano ribelle” dell’incisore e pittore Carlo Iacomucci (Edizioni Zefiro, 2019).
Si tratta di un libro unico nel suo genere: è il racconto della “lotta” ingaggiata dal noto artista, urbinate d’origine e maceratese di adozione, contro una malattia particolarmente invalidante che lo ha colpito oltre dieci anni fa, la “distonia di torsione idiopatica”, comunemente nota come “crampo dello scrivano”.
La distonia è una malattia rara, tutt’oggi oggetto di ricerca nell’ambito medico neurologico, che mette coloro che ne soffrono nella condizione di non poter disporre della mano secondo la propria volontà. Per usare le parole di Iacomucci, “la mano destra ha cominciato a non rispondere più, avvertivo il rischio di vedermi preclusa la prosecuzione del mio lavoro artistico; ma io avevo bisogno di
disegnare, di dipingere, di incidere col bulino”.
Di qui le decine di disegni alternati a testi manoscritti riprodotti nel libro, testimonianza diretta dell’esercizio a cui l’artista si è sottoposto per anni al fine dominare la “ribellione” della sua mano, fino a trarre dalla distonia, come afferma nella sua introduzione il neurologo Dott. Francesco Logullo, “stimolo per reinventare il suo prezioso gesto, superare questa disfunzione potenzialmente invalidante, approfondire la sua ricerca artistica ed esistenziale”.
Questo libro ha suscitato largo interesse non solo nel campo artistico e culturale, ma anche in quello medico e scientifico,