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Catenati: dal 1574 Lettere, Arti, Scienze Nella monumentale "Storia delle Accademie in Italia", Michele Maylender afferma che l'Accademia dei Catenati di Macerata è da considerarsi "uno dei più antichi cenacoli letterari d'Italia", cui va riconosciuto un ruolo di rilievo nella rinascita culturale promossa in Italia centrale nella seconda metà del secolo XVI. Attiva ancora oggi, l'Accademia dei Catenati è tra le pochissime accademie italiane che possono vantare una continuità plurisecolare. La data di fondazione è il 2 luglio 1574, quando un gruppo di letterati maceratesi si raccolse intorno a Gerolamo Zoppio - professore di poetica, retorica e filosofia morale nell'Università di Macerata – per dare corpo ad una Accademia vagheggiata da molti anni. Il nome "Catenati" deriva dall'immagine della "Cathena d'oro distesa dal cielo alla terra" descritta da Omero nel Libro VIII dell'Iliade, assunta come simbolo della congiunzione delle cose umane con quelle celesti, dell'attrazione che il cielo esercita sulla terra, dei diversi gradi di elevazione culturale e morale raffigurati dagli anelli d’oro della catena ascendente. L'Accademia, il cui scopo fu fin dagli inizi "lo studio delle belle lettere, delle arti " nonché il "ragionare delle scientifiche cose", raggiunse ben presto notevole fama, entrando autorevolmente nelle questioni linguistiche e letterarie allora dibattute, promuovendo e pubblicando opere letterarie, richiamando letterati di diversa provenienza, sviluppando rapporti con altre Accademie, agli inizi soprattutto senesi e bolognesi. Dell’Accademia dei Catenati hanno fatto parte nel tempo eminenti letterati, artisti e studiosi come Torquato Tasso (che nel 1587 sottopose personalmente al giudizio dei Catenati la Gerusalemme Liberata), Giovanni M. Crescimbeni, Vincenzo Monti, Terenzio Mamiani, Niccolò Tommaseo, Antonio Rosmini e, in anni più vicini, Lino Liviabella, Maria Montessori, Vincenzo Cardarelli, Enrico Medi, Giuseppe Tucci. Dopo un periodo di relativa inattività tra la fine dell’800 e la prima metà del '900, l'Accademia dei Catenati ha ripreso nuovo slancio nel secondo dopoguerra per iniziativa, tra gli altri, di Ferdinando Lori, Mario Moretti, Dante Cecchi, e prosegue ancor oggi con molteplici iniziative nell'impegno di promozione culturale. |
Le Accademie del '500 antesignane dei moderni social network? Uno studio inglese individua nelle Accademie che fiorirono in Italia tra il sec. XVI e il XVIII caratteristiche di comunicazione e scambio culturale che le rendono precorritrici degli attuali social network come Facebook e Twitter: in tempi in cui internet non era neanche lontanamente immaginabile, esse costituivano una vera e propria "rete" attraverso cui si alimentavano e si moltiplicavano opportunità di contatto, confronto, dibattito e anche divertimento. Lo studio The Italian Academies 1525-1700: The first intellectual Networks of early modern Europe è il risultato di una ricerca quadriennale condotta in collaborazione dalla British Library, dalla Royal Holloway University of London e dalla Reading University, finanziata dalla Arts and Humanities Research Council e basata sul materiale conservato nei fondi della British Library. Questo spiega l’assenza [CONTINUA] |