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Giovedì 19 giugno 2008 è stato presentato il libro che illustra 26 stemmi degli Accademici Catenati del
sec. XVII conservati presso la Pinacoteca Comunale recentemente restaurati ed è stata inaugurata la mostra degli stessi.
Il restauro è stato promosso dalla Istituzione Macerata Cultura per iniziativa del presidente Vittorio Zazzaretta ed è stato effettuato con il contributo del Rotary International Club di Macerata.
La presentazione si è svolta nella sala convegni di Banca Marche, con la partecipazione di Gabriele Barucca, della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico ed antropologico delle Marche, dell'autrice del libro Lucia Simi, del giornalista Giancarlo Liuti che ha curato la presentazione del libro, del presidente dell'Istituzione Macerata Cultura Vittorio Zazzaretta, del principe dell'Accademia dei Catenati Dante Cecchi, della presidente del Rotary Club di Macerata.
E' seguita l'inaugurazione della mostra presso la Galleria Galeotti.
"Attraverso gli stemmi sia dell'Accademia (realizzato dal cavaliere Sforza Compagnoni) sia dei singoli accademici, il libro curato dalla prof.ssa Simi ripercorre la storia dell'accademia e dei suoi catenati da cui emerge uno spaccato dei personaggi dell'epoca con i loro propositi e ideali di vita ed in cui si riconoscono i connotati tipici ed i valori della cultura e della tradizione maceratese. (...) Il fluire dei secoli ne ha offuscata la memoria che l'iniziativa del restauro e della pubblicazione del libro sugli stemmi ha il merito di rispolverare, richiamando l'attenzione su una parte importante del nostro passato e facendo scoprire anche la sua attualità e modernità".
La consuetudine degli accademici di darsi un nome ed uno stemma proprio, significativo esclusivamente all'interno dell'accademia di appartenenza, rispondeva fino al sec. XVIII alla funzione di favorire uno spirito di uguaglianza interna libero dall'influenza delle posizioni sociali di provenienza, "una perimetrazione - come scrive lo studioso Amedeo Quondam - che intende evidenziare un territorio neutrale, interamente e compiutamente autoreferenziale, una vera e propria repubblica letteraria".
Il libro, riccamente illustrato, contiene testi di Giancarlo Liuti e Lucia Simi e foto di Luigi Ricci; Il progetto grafico è di Mirta Cuccurugnani - Memphiscom.